Fin dall’alba del Cristianesimo, il culto della reliquia dei santi ha fatto sì che venissero tramandati reperti preziosi per i fedeli, generalmente lembi di stoffa, capelli, piccoli frammenti di ossa attribuiti al corpo di un santo venerato dalla Chiesa. Per conservare ed esporre queste reliquie, inizialmente si utilizzava un vero e proprio altare ma nel corso del primo millennio, la complessità del culto ha fatto sì che nascesse la necessità di una diversa forma di conservazione, che desse la possibilità ai fedeli di vedere concretamente l’oggetto della loro venerazione.
I primi reliquiari “oggetto”, gli scrigni, nacquero grazie all’arte orafa di età preromanica e si imposero come stupefacenti manifestazioni di grande pregio e bellezza, destinate a mostrare, conservare ma anche rendere grande e maestoso il ricordo della reliquia.
I reliquiari a ostensorio sono tipici dell’età Medievale e il loro nome deriva dalla forma molto simile a quella dell’ostensorio eucaristico. Nella Storia dei Reliquiari si legge:
I primi reliquiari erano molto semplici, costituiti da cassette di legno o da riproduzioni di chiese e prendevano il nome di scrigno. Tra le prime reliquie vi furono quelle costituite dai corpi dei martiri delle persecuzioni dei primi secoli: essi venivano obbligatoriamente sepolti nei cimiteri o nelle catacombe, nel caso di Roma, perché secondo la legge romana non si potevano tenere i corpi dei defunti dentro il perimetro delle città. A volte parti della salma venivano asportate e conservate in altri luoghi. Un grande impulso si ebbe dopo l’Editto di Milano con il quale Costantino autorizzò il Cristianesimo: si permise la sepoltura di santi, martiri e altro nelle chiese. Reliquie della croce sulla quale era morto Gesù Cristo divennero molto comuni dal IX secolo ed erano contenute in reliquiari a forma di croce. Dal X secolo cominciarono ad apparire reliquiari aventi la forma esterna del tipo di reliquia in essi contenuta, quindi a forma di mano, teschio, braccio ed altre parti del corpo umano. In epoca gotica si viene determinando una tipologia molto simile all’ostensorio e si sviluppa il reliquiario in forme architettoniche.
I reliquiari a ostensorio sono tipicamente esposti sull’altare per mostrare la reliquia all’interno e possono essere portati in processione, sollevati verso l’alto per permettere ai fedeli di vedere l’oggetto venerato.


La nostra coppia di reliquiari a ostensorio, proveniente da Napoli e datati prima metà del 1700, presenta due singoli elementi molto simili tra loro, riccamente decorati come da tradizione, in argento sbalzato montato su legno. Per le schede prodotto cliccare QUI e QUI