Scrivere di avventure e luoghi meravigliosi sulle pagine del proprio diario, aggiungere ricordi all’album di famiglia, sperimentare nuovi percorsi che fanno bene allo spirito. Ogni anno dovrebbe essere un ciclo di costruzione e scoperte personali e l’autunno è una delle stagioni più belle per mettersi sulle tracce di eventi e posti suggestivi!
Assolutamente da vedere è la Fortezza di Civitella del Tronto, un luogo unico che ritroviamo come attrativa nella lista dei Borghi più Belli d’Italia. La Fortezza, così come la cittadina di Civitella, non si sono piegate agli eventi del 2016, la serie di terremoti che hanno scosso l’Abruzzo. D’altra parte, la Fortezza è una delle opere di ingegneria militare più spettacolari sul suolo italiano e ha resistito a secoli di aggressioni e battaglie, guadagnandosi il titolo di ultima roccaforte del regno borbonico ad arrendersi a Vittorio Emanuele II nel 1861. Oggi tutta l’intera struttura che conta 25.000 mq è completamente visitabile, per la gioia di grandi e piccoli: attraverso diversi camminamenti si possono ripercorrere i passi di vescovi, soldati e cittadini che fin dall’anno Mille hanno sostato nella Fortezza, che offre una spettacolare vista. C’è anche un bel Museo delle Armi, che ha anche una ricca selezione di mappe storiche.
A Palazzo Reale a Milano, fino a gennaio 2020, è possibile ammirare una mostra su Giorgio De Chirico le cui opere sono state raccolte, per l’occasione, da importanti musei sparsi per il mondo. Una immersione totale nella Metafisica del grande maestro del XX° secolo che si dirama per ben otto sale ma che offre al pubblico anche le incursioni di De Chirico nelle altre grandi correnti del suo tempo. Una personalità davvero complessa, curiosa, temeraria, poco incline al compromesso: De Chirico fu l’uomo criptico, l’appassionato del dio Apollo, il permaloso avventuriero del surrealismo, un artista che visse un sogno in stato di veglia e fu capace di testimoniarlo concretamente nelle sue tele. Sicuramente, egli è una eredità storica da conoscere e ammirare in questa occasione unica: l’ultima personale completa di De Chirico risale al 1970. Si tratta quindi di un evento culturale di rara portata, qualcosa di cui essere testimoni.
A poco più di un’ora di auto dai più conosciuti siti di Roma, è possibile immergersi in una nuova realtà artistica e culturale fortemente voluta dal primo cittadino di Sutri, seimila abitanti in provincia di Viterbo. Lui è Vittorio Sgarbi e una sue prime innovazioni è stata quella di riaprire al pubblico il bellissimo Palazzo Doebbing, ex sede vescovile e oggi museo che accoglie, tra sotterranei e piani alti del tredicesimo secolo, esposizioni temporanee che ogni sei mesi rinnovano gli spazi tra contemporaneo e antico. Dall’arte a tema sacro del Tiziano all’opera più colorata e solida di Guttuso, agli scenari tropicali di Rousseau, passando per Ligabue e Pirandello, fino alle esposizioni di fotografia moderna dedicate al volto degli ultracentenari sardi, con uno sguardo sulle opere di Francis Bacon; questo, incredibilmente, è ciò che fino a gennaio 2020 offre il Palazzo, le cui sale offrono anche una cornice architettonica di indubbia bellezza a cui va dedicato uno sguardo speciale per i soffitti, meravigliosi. Da tenere d’occhio per tutti i nuovi stimoli che dimostrano quanto la provincia italiana sia destinata a supportare, in un ruolo di primo piano, la cultura italiana, grazie alla volontà di chi non accetta più che i nostri tesori siano accantonati. Da segnalare anche le iniziative nell’Auditorium e il piccolo, delizioso giardino labirintico, poco distante, di Villa Savorelli.